E' il primo romanzo completo e forse il meno famoso nonché meno fortunato e altresì sottovalutato, della nostra scrittrice inglese.
Questo romanzo nel particolare ha una storia travagliata e stranamente misteriosa per Jane Austen. Da molti viene considerato un semplice esercizio stilistico, ma ad una lettura meno immediata e più riflessiva è chiaro essere tutt’altro che un esercizio, bensì un vero piccolo capolavoro.
Dettagli su Northanger Abbey - Stesura e pubblicazione
Scritto tra il 1798-99 fu pronto alla pubblicazione nel 1803, venne comprato dall'editore Crosby di Londra, ma per ragioni sconosciute non lo pubblicò mai (vd. CURIOSITA’ (*)). Infatti, il libro inizia con una premessa dell'autrice che spiega quanto accaduto e prega il pubblico di ricordare l'intervallo di tempo intercorso tra la stesura finale e la pubblicazione del romanzo, e che durante quest'arco di tempo le abitudini, i luoghi e i anche libri sono mutati.
Il romanzo fu edito postumo insieme a Persuasione, ultimo romanzo della Austen, solo nel 1818.
In una parola per il tema, trattasi di una parodia di due generi allora in voga ovvero il gotico e il sentimentale.
CURIOSITA’ su Northanger Abbey (*)
a Persuasione..
“AVVERTENZA”
Scritta dall'autrice di Northanger Abbey
Da “Susan” a “Catherine”
Le modifiche che Jane apportò una volta riascquistato e ritirato il libro, furono il nome della protagonista che mutò in Catherine, da cui inizialmente prese anche il titolo, scrive infatti alla nipote Fanny, sua più grande ammiratrice e fan:
“Miss Catherine è stata relegata su di uno scaffale per il momento, e non so se debutterà mai; ma ho qualcos’altro pronto per la pubblicazione, che forse apparirà tra un annetto. E’ un’opera breve, più o meno della stessa lunghezza di Catherine”
(Il qualcos’altro era il romanzo da noi conosciuto come Persuasion, che in effetti è in due volumi, esattaente come Northanger Abbey, anzichè gli usuali tre volumi.)
N.A. fu appunto pubblicato postumo assieme a Persuasion in un unico volume e arrivò ai giorni nostri con il nome di Northanger Abbey, che fu forse decsio dal fratello Henry, come accadde per Persuasion che Jane forse avrebbe chiamato “Gli Eliot”.
Tra gotico e sentimentale
Come già accennato sopra il romanzo compie una parodia dei generi allora in voga: il sentimentale e il gotico. Il prendere in giro il primo non era certo una novità, mentre meno consueta era la parodia del secondo, che proprio in quel periodo riscuoteva enorme successo e scatenava del fanatismo. (riprende sottende soprattutto all’opera della scrittrice Ann Radcliff, accennado infatti a“I Mysteri di Udolpho”.
ll romanzo sentimentale viene ridotto ad una serie di interessi economici, simpatie pilotate, personaggi influenzati da attenzioni superficiali di altri, scambiate per affetto profondo; la presa in giro del romanzo gotico da parte della Austen colpisce quelle situazioni e quei cliché letterari largamente usati e abusati in questo genere di storie, il pericolo di vivere la propria vita come una novella gotica e l'ossessione per tutto ciò che è gotico.
Northanger Abbey (L'Abbazia di Northanger) è un romanzo arguto, gradevole e descrive il piccolo universo sociale, fatto di balli, tè, chiacchiere da salotto, passeggiate, che l'autrice conosce così bene. La trama, è stato detto da molti, può sembrare un po' esile ma è interamente percorsa da una vena d'ironia, non sempre distaccata, che non diviene mai pesante e cade spesso in vera e propria satira.
I personaggi in Northanger Abbey
Uomini Austen
(Mr. Tilney (padre), John Thorpe)
In questo romanzo,grazie ad un vivace uso dei dialoghi ogni situazione viene presentata con abilità e profondità. La varietà dei sentimenti ed emozioni è semplice rispetto agli altri romanzi, ma la miriade di PERSONAGGI, dall'arrogante John Thorpe all'antipatico Mr. Tinley, dalla mangia uomini Isabella alla frivola e ripetitiva Mrs. Allen, sono ben delineati e definiti senza essere banali. Nei romanzi austeniani gli uomini non fanno mai una bella figura e, soprattutto in questo, ne escono peggio che mai e interessati solo al loro tornaconto.
Donne Austen
(Catherine Morland, Elinor Tilney Isabella Thorpe)
Nel romanzo persino qualche fanciulla non ne esce innocente, bensì interessata nel fare un bel matrimonio dal punto di vista economico, più che da un matrimonio d'amore.
Ma questo non è il caso della nostra protagonista che invece è irresistibilmente più interessata al cuore che al portafoglio.
Anche se.. “zia Jane” è tremenda con lei facendole fare, molto spesso, delle figure terribili.La sua protagonista Catherin Morland che vuole diventare un'eroina ma che eroina non è, è la quarta figlia della numerosa famiglia di un pastore, non è particolarmente bella, gli piacciono i giochi maschili, il cricket, l'equitazione e le scorribande nei campi, odia studiare ma la sua grande passione è leggere i romanzi soprattutto quelli gotici, facendosi influenzare ed esponendosi così a paure e curiosità infondate.
È una ragazza simpatica, sensibile, ingenua, dolce, è piena di buoni sentimenti e facilmente influenzabile. Non è proprio la tipica protagonista dei romanzi sentimentali, quella che fa cadere ai suoi piedi il giovanotto con uno solo sguardo ma è il suo interesse per il giovane, che fa sì che questo s'interessi a lei prima che lui abbia pensato a lei.
A Bath si innamora di Henry Tilney, giovane pastore, bello, colto, gran conversatore, ironico, gentile e diviene amica di sua sorella, Eleanor.
Diversi sentimenti e comportamenti esprime, invece, l'amica della protagonista: Isabella, tratteggiata molto bene sin dalle prime righe di presentazione. Anche lei conosciuta a Bath, è una ragazza frivola, cinica, egoista, che pensa più al denaro che all'amore, elementi sempre presenti nei romanzi austeniani.
Commenti di una lettrice..
Ho trovato una Austen ironica e pungente, ma con una delicatezza innata di autrice gentile con i suoi persanaggi e con i suoi lettori; seppur tra figuraccie e piccoli derisioni, è la prima tra tutti, a rimanere affascinata dagli stessi personaggi frutto della sua penna, rendendoli ogni volta degni di nota nonché di essere i protagonisti delle sue storie.
Una dolce parodia del genere gotico e perché no dello stesso Romanzo, più in generale; genere che ne esce, come il particolare mezzo tramite cui la piccola Catherine crrescerà e grazie al quale imparerà, alla fine, a fare una marcata distinzione tra irreale e realtà, tra vita e isogno, e ancora.. tra Udolpho e Henry Tilney! Nel romanzo si susseguono intrighi amorosi e non manca un adorabile giochi di equivoci con cui l'autrice riesce a farci trattenere il fiato. Impossibile non appassionarsi a questa chicca Austen che avrebbe potuto aprire il via ad un’intera saga di romanzi ironico-divertenti in cui Jane Austen si sarebbe potuta addentrare e deliziarci, con superba maestria.
Recensione vincitrice 1° Concorso di Scrittura 2010: Northanger Abbey
Scheda libro
di Chiara Marcattili