Mansfield park - Jane Austen

Quella cosa tranquilla:
Mansfield Park

Cronologia di un Romanzo

Mansfield Park è stato scritto da Jane Austen tra il febbraio del 1811 e l’estate del 1813. La prima edizione pubblicata nel maggio 1814 ( 3 volumi, circa 1200 copie, prezzo 187 scellini) viene esaurita nell’arco di sei mesi. La seconda edizione con alcune modifiche apportate dall’autrice  “..vi restituisco anche Mansfield Park, che ho fatto del mio meglio per preparare ad una seconda edizione.” (da una lettera di JA all’editore  John Murray datata 11 dicembre 1815) non ottiene altrettanto successo e i guadagni di Emma (pubblicato verso la fine dell’anno 1815) servono per compensare in parte la perdita. Mansfield Park è il primo dei romanzi di JA a non essere una revisione di un precedente lavoro, esso è frutto di una più matura JA infatti nel momento in cui iniziò a progettare e a scrivere il Mansfield Park  aveva circa 36 anni.

Trama

Fanny Price secondogenita di una numerosa e povera famiglia, viene affidata in tenera età alle cure dei ricchi parenti di Mansfield Park, gli zii Sir Thomas e Lady Bertram, sorella della madre di Fanny. Cresce insieme ai quattro figli della coppia: Tom, Edmund, Maria, e Julia. Edmund è l’unico tra i familiari a mostrare gentilezza e comprensione a Fanny, mentre le ragazze trattano con sufficienza la cugina, non considerandola alla loro altezza.  Maria e Julia sono supportate nel loro sprezzante atteggiamento nei confronti di Fanny dalla signora Norris, altra zia sempre da parte di madre, che vive poco distante da Mansfield Park. La zia Norris è desiderosa di essere considerata allo stesso livello dei Bertram (anche se nella realtà dei fatti non lo essendo vedova di un semplice curato di campagna) e al contempo sdegna le persone che considera inferiori, come la famiglia di Fanny, pertanto mentre da una parte vizia i figli dei Bertram, in particolar modo Maria, dall’altra umilia costantemente Fanny, ricordandole in ogni occasione il suo stato di parente povera accolta con grande magnanimità dalla famiglia della sorella. Sir Bertram per bilanciare l’eccessiva indulgenza della cognata si pone come padre severo ed inflessibile davanti alle piccole o grandi manchevolezze dei figli i quali tendono così a nascondergli ciò che realmente sentono. Mentre Sir Bertram si reca per alcuni anni ad Antigua per curare i propri affari, due nuovi arrivi turbano la quiete di Mansfield Park, i fratelli Crawford (Henry e Mary). Mary Crawford ed Edmund frequentandosi nelle rispettive case (Mary ed Henry sono ospiti della sorella la moglie del curato) iniziano a provare una reciproca attrazione. Il rapporto che si crea tra i due non è privo di ombre infatti: lui è spesso turbato dalla mancanza di contegno e decoro di Mary (anche se rimane sempre pronto a trovare una giustificazione ai suoi atteggiamenti), lei critica apertamente la scelta di Edmund di diventare sacerdote non considerandola una professione sufficientemente prestigiosa.  L’affetto crescente fra Edmund e Mary addolora Fanny, che segretamente prova per il cugino qualcosa in più del semplice sentimento fraterno,  la quale invece riesce a cogliere la vera indole della Signorina Crawford. Nel frattempo Henry Crawford è impegnato a corteggiare, per un capriccio momentaneo, entrambe le sorelle Bertram, sebbene Maria sia già promessa al ricco Signor Rushworth. Tom Bertram e un amico di ritorno da una famiglia presso cui erano ospiti propongono di mettere in scena un’opera dalla dubbia moralità. Mentre Fanny si oppone apertamente alla rappresentazione tutti gli altri membri della casa sono decisi ad eseguirla e anche Edmund inizialmente perplesso a causa dei contenuti della stessa si trova poi coinvolto attivamente. Il teatro diventa il mezzo con cui i ragazzi, in special modo Maria e Henry, si dimostrano reciprocamente i sentimenti tramite le interpretazioni teatrali. A sedare ogni situazione potenzialmente pericolosa è il ritorno da Antigua di Sir Thomas che con il suo piglio severo riporta Mansfield Park sui soliti binari della tranquillità (ma sarà davvero così?). Maria sposa Mr Rushworth e partono per la luna di miele a Londra portando con loro Julia. Henry vistosi fallire il tentativo di conquistare Maria punta la sua attenzione nei confronti di Fanny, inizialmente per dimostrare che anche se la ragazza lo disprezza egli è in grado di farla innamorare di se, rimane però vittima delle sue stesse macchinazioni innamorandosi sul serio di Fanny. Quest’ultima però rifiuta di sposarlo visto il suo comportamento scorretto nei confronti di Maria e Julia. Sir Bertram che appoggia questa ipotetica unione si infuria con Fanny e per punizione la manda per qualche mese presso la sua famiglia convinto che la visione delle ristrettezze economiche in cui un domani si sarebbe trovata a vivere senza il suo sostegno le avrebbero fatto cambiare opinione. Durante la permanenza presso la sua famiglia, che in cuor suo Fanny aveva anche desiderato, si rende conto di non appartenere più a quel mondo ma di essere veramente a casa solo a Mansfield Park. Henry la raggiunge per rinnovare la propria proposta di matrimonio e Fanny inizia a cambiare opinione nei suoi confronti ma ancora non sentendosi pronta per dargli una risposta definitiva, lascia che riparta alla volta di Londra senza alcuna certezza. Un susseguirsi di sconvolgenti notizie (la fuga di Maria con Henry ed di Julia con Mr Yates, un amico di Tom) e Tom che si ammala gravemente fanno si che Fanny venga richiamata a Mansfield Park dove può essere di aiuto e consolazione. Edmund deluso dall’atteggiamento superficiale di Mary nei confronti dello scandalo seguito alla fuga di suo fratello con Maria rompe ogni rapporto con lei mentre torna ad avvicinarsi alla amica, compagna fedele Fanny; presto il sentimento di amicizia si tramuta in amore e i due coronano il loro sogno con il matrimonio.

Recensione

Mansfield Park ha il triste primato di essere il libro meno apprezzato tra i 6 romanzi canonici di Jane Austen. Il problema principale per la maggior parte dei detrattori del romanzo è proprio la protagonista Fanny Price, o meglio, la sua totale passività. Potremmo anzi definirla quasi l’anti- eroina per antonomasia di Jane Austen. Fanny è timida, priva di fiducia in  sé stessa, fisicamente debole e aspetto ancora più insolito e meno simpatico non ha mai, veramente, mai torto. Nei romanzi dei JA siamo abituati a vedere eroi ed eroine confusi, fallibili, erratici mentre Fanny, pensa, parla e si comporta esattamente come dovrebbe.


Scheda libro di
Valentina Targhini